
Costruire Legami, Costruire Comunità: il Teatro come Bene Relazionale
Costruire Legami, Costruire Comunità: il Teatro come Bene Relazionale
Convegno / incontro Costruire Legami, Costruire Comunità: il Teatro come Bene Relazionale
7 febbraio 2025
ore 10.00 / 13.00 e ore 15.00 / 18.00
Officina Gomitoli, Piazza Enrico De Nicola 46, Napoli
Incontro nell’ambito del progetto “La Porta”, finanziato da Fondazione Con i Bambini che intende dare forza alla comunità educante costruita dai partner sul territorio della Municipalità 4 di Napoli tra Porta Capuana e il Borgo S. Antonio Abate
Dedalus Cooperativa Sociale, Priscilla Associazione di volontariato, Comune di Napoli, Istituto Comprensivo Statale Bovio Colletta di Napoli,
Associazione Culturale Teatrale Teatri 35, Associazione IF- ImparareFare, OfficinaKeller lanificio Napoli OKF, Antica Pasticceria Carraturo srl.
La giornata è stata pensata per mettere in condivisione la ricerca, pratica e teorica, di strumenti ed azioni utili alla creazione di una comunità educante che abbia come centro la cura del sé, dei luoghi e delle relazioni.
mattina ore 10.00 / 13.00
Saluti e introduzione alla giornata
Daria Esposito (presidente IF Imparare-Fare, educatrice senior formatasi nel progetto Chance) e Antonella Parrella (insegnante, formatrice, performer e cofondatrice compagnia Teatri 35)
Introduzione dei lavori e coordinamento prof. Fabrizio Fiaschini (Professore Associato in Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Pavia, Presidente di Federgat, Direttore artistico del progetto de I Teatri del Sacro, Coordinatore della Scuola di Teatro sociale realizzata dall’Università di Pavia e dal Teatro Fraschini di Pavia)
FOCUS: Esperienze in Italia
Progetto /Solitudo – Corpi in ricerca, Raffaella Tomellini (attrice e regista)
Progetto MadreProject, Marta Bertani (architetto paesaggista, cofondatrice Terzo Paesaggio) e Andrea Perini (architetto paesaggista, cofondatrice Terzo Paesaggio)
Scholé dynamis 2024 – 2025, Andrea De Magistris (Direttore Artistico, regista, formatore, fondatore compagnia Dynamis) e Marta Vitalini (attrice, formatrice e autrice compagnia Dynamis)
Drammaturgia di comunità nei quartieri di Catania, Mariagiovanna Italia, (formatrice, operatrice, cofondatrice Officina Social Meccanica)
momento di riflessione condivisa
pomeriggio ore 15.00 / 18.00
Ripresa dei lavori e coordinamento prof. Fabrizio Fiaschini
FOCUS: Esperienze a Napoli
Progetto Scalzabanda, prof.ssa Antonella Liccardo (ricercatrice al Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli Federico II. Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, il benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Universitò degli Studi di Napoli Federico II. Presidentessa associazione Scalzabanda)
Fuoriclasse. Pedagogie per una educazione civica fatta ad arte, prof.ssa Maria D’Ambrosio (professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, responsabile del gruppo di ricerca ‘Embodied Education’, membro del Dottorato Humanities and Technologies, fondatrice e presidente dell’associazione culturale f2Lab)
momento di riflessione condivisa
Conclusioni, prof. Fabrizio Fiaschini
riflessioni a margine dell’incontro/seminario
Il tempo non ci è bastato e siamo usciti dall’incontro con più domande di quelle che avevamo prima.
Era quello che speravamo!
Abbiamo acceso un fuoco centrale ed abbiamo provato a raccontare esperienze, teorie, metodologie, visioni.
Le definizioni possono essere approdo o prigionia e quando di mezzo c’è una natura ibrida come nel teatro sociale, nell’arte-educazione o ancora nell’essere ospiti e residenti allo stesso tempo, la situazione si complica.
Si è ragionato su come, nella pratica teatrale, una relazione significativa tra persone e la possibilità di riflettere su di essa, facciano del teatro un Bene Relazionale, un bene che è misura della qualità della vita.
È emerso dagli interventi la mole di lavoro che (ora con lentezza, eros, concretezza, gioia, frustrazione…) viene praticato senza avere alcuna certezze di dove questa fatica andrà.
Ci siamo lasciati con una domanda sulla Riconoscibilità di tutto questo e con l’ invito a leggere “lo spettatore emancipato” di Jacques Rancière.
Ci ripromettiamo di trovare tempo ed energie per creare nuove occasioni di confronto e condivisione.
Grazie a tutti per esserci stati, insieme abbiamo allargato ed alzato lo sguardo relazionale.