Teatri 35 lavora dal 2005 alla tecnica del tableau vivant, portando in scena le opere di Caravaggio e altri celebri pittori in Italia e all’estero.

Nei nostri tableaux vivants il suono muove il gesto, il gesto crea l’immagine, l’immagine incarna la musica

Teatri 35 ha sede a Napoli, ma svolge la sua attività artistica in tutta Italia.

 

PROGETTO “CAMBIA-MENTI”

Guido Reni (Bologna, 4 novembre 1575 – Bologna, 18 agosto 1642) - Atalanta e Ippomene (1620-25) olio su tela 192×264 cm - Museo e Real Bosco di Capodimonte Guido Reni (Bologna, November 4, 1575 - Bologna, August 18, 1642) - Atalanta e Hyppomenes (1620-25) oil on canvas 192×264 cm - Museo e Real Bosco di Capodimonte

PROGETTO “CAMBIA-MENTI”

RESTITUZIONE DI FINE ANNOLABORATORI  PROGETTO “CAMBIA-MENTI”

LABORATORI CURRICULARI DI TEATRO, MUSICA, ARTE E MATEMATICA

 

performance dei laboratori nell’ambito del progetto “Cambia-Menti”, finanziato da Fondazione Con i Bambini nel territorio della Municipalità 4 di Napoli tra Porta Capuana e il Borgo S. Antonio Abate

Associazione IF- ImparareFare, Istituto Comprensivo Statale Bovio Colletta di Napoli, Associazione Culturale Teatrale Teatri 35, Dedalus Cooperativa SocialeComune di Napoli, Ass. Prefessionale Movimento di Cooperazione Educativa, Italian Academy for Musica Art and Science A.p.sUniversità degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”

 

 

La restituzione come tappa/verifica del percorso dei laboratori svolto fino ad ora nei 4 gruppi/classe ha come tema centrale il mito nella rappresentazione iconografica presente nel territorio napoletano.

Questo tema è stato stabilito in base al programma di classe ed è stato deciso in accordo tra tutti i componenti dell’equipe (insegnanti, esperti, educatori).

I vari percorsi laboratoriali proposti hanno attivato un’azione didattico-educativa che mira sinergicamente alla formazione del singolo alunno attraverso il lavoro di gruppo.

In questo progetto l’agire artistico, oltre ad essere stato strumento espressivo, è stato utilizzato come potente ed efficace strumento educativo.

LABORATORI – GIOCO

Il gioco (del teatro, della musica, dell’arte, della matematica), matrice dell’arte assieme al rito, ha permesso di veicolare concetti ed esperienze di partecipazione diretta in un contesto, come quello scolastico, sempre più incentrato su un tipo di comunicazione binaria in cui se il docente risulta essere parte attiva, al discente è riservato un ruolo pressoché passivo, di ascolto.

LABORATORI – METODOLOGIE

Le metodologie adottate nei laboratori sono state le stesse nei diversi contesti e, seppure accolte in modo differente nelle varie classi, hanno consentito di portare a termine dei percorsi condivisi ma autonomi.

AGIRE

Si è agito sul gruppo per rafforzare l’identità di ogni singolo individuo, puntando all’integrazione e mettendo sotto osservazione critica le dinamiche e le relative divisioni: la concentrazione, l’ascolto, la cura di sé e dell’altro, lo scambio reciproco, la qualità ed i tempi di attenzione sono stati i parametri da cui partire per riflettere sul binomio identità–differenza.

Ciascuno elemento del gruppo ha espresso liberamente il proprio modo di essere.

Si è cercato di lavorare andando alla scoperta, e alla successiva decostruzione, degli stereotipi nella quotidianità delle relazioni e delle dinamiche di gruppo: assumere il punto di vista dell’altro, percorrere il suo cammino, vestire i suoi panni è stato l’esercizio principale.

COMUNICAZIONE NON VERBALE

La scelta di una comunicazione non verbale ma fisica (agita attraverso il corpo) per la performance finale, è stata determinante per lavorare su livelli metalinguistici ed espressivi capaci di mettere i ragazzi in una relazione di reciproca autenticità, libera dai condizionamenti esterni, dal senso del giudizio e dallo stereotipo.

L’esito della performance dei laboratori vuole evidenziare la qualità del lavoro svolto dagli alunni: le riflessioni durante il circle-time, l’analisi delle opere d’arte, l’osservazione critica della comunicazione visiva contemporanea,  lo studio e l’ascolto della musica, ed infine  il lavoro sul corpo, sono stati i momenti del processo laboratoriale che, come una continua tappa verifica, tassello dopo tassello, hanno testato e registrato un percorso di crescita in cui i ragazzi si sono distinti per capacità e forte desiderio di autodeterminazione.

CONSAPEVOLEZZA

Le attività artistiche proposte nei laboratori rappresentano un elemento fondamentale per rafforzare la consapevolezza dei ragazzi riguardo alle rappresentazioni che metteranno in scena durante la performance finale. Attraverso il lavoro creativo e la realizzazione di piccoli allestimenti, si favorisce lo sviluppo di un senso di appartenenza e di rispetto per il patrimonio culturale del territorio napoletano, stimolando anche un processo critico ed emotivo nei giovani partecipanti.

MUSEO TATTILE

In particolare, la creazione del mio “piccolo museo portatile” creato dagli alunni nei laboratori di arte consente ai bambini di interpretare e allestire i quadri scelti, trasformandoli in un patrimonio personale e condiviso. L’installazione di questi quadri, accompagnata dalla scrittura di didascalie emotive ispirate alle tradizionali etichette museali, favorisce un’esperienza di immersione e riflessione sul valore simbolico e storico delle immagini, promuovendo la capacità di analisi critica e di espressione emotiva. Questo progetto mira quindi non solo a preparare i ragazzi alla messa in scena, ma anche a stimolare una relazione più consapevole e sensibile con le suggestioni visive del territorio, contribuendo a una più profonda comprensione e valorizzazione del patrimonio culturale locale.

BODY PERCUSSION

Nel cuore dello spettacolo tableaux vivant, i bambini diventano protagonisti attivi della scena con un coinvolgente accompagnamento musicale. Attraverso la body percussion e l’uso colorato e dinamico dei boomwhackers, danno nuova vita a celebri brani di musica classica, trasformandoli in esperienze sensoriali che pulsano con energia. Ogni gesto, ogni suono è parte di un quadro vivente che prende forma tra note, movimento e immaginazione. Un lavoro che unisce ascolto, coordinazione e passione, rendendo la musica un vero e proprio linguaggio scenico.

 

La struttura della messa in scena sarà la seguente[1]:

L’analisi dei miti nei laboratori ha permesso agli alunni di cogliere nella loro essenza i valori più intimi delle culture, secondo un punto di vista che, in fondo, è particolarmente congeniale a un’età in cui la fantasia costituisce ancora un elemento predominante nella visione del mondo.

Opere

Abbiamo preso in esame miti che avessero una corrispondenza iconografica presente nel territorio napoletano: quadri presenti al Museo di Capodimonte, affreschi presenti al Museo Nazionale di Napoli o a Ercolano.

Elenco quadri e affreschi rappresentati:

  • Perseo con la testa di Medusa, Luca Giordano (Museo di Capodimonte)
  • Giuditta decapita Oloferne, Artemisia Gentileschi (Museo di Capodimonte)
  • Apollo e Marsia, Luca Giordano (Museo di Capodimonte)
  • Bagno di Diana, Pacecco De Rosa (Museo di Capodimonte)
  • Trionfo di Bacco, Diego Velazquez (Museo di Capodimonte)
  • Atalanta e Ippomene, Guido Reni (Museo di Capodimonte)
  • Ercole al Bivio, Annibale Carracci (Museo di Capodimonte)
  • Trionfo di David, Andrea Vaccaro (Museo di Capodimonte)
  • Contesa fra Ercole e il fiume Acheloo per la mano di Deianira (Affresco conservato nella Sede del Collegio degli Augustales, Parco Archeologico di Ercolano)
  • Eracle nell’Olimpo al termine delle sue fatiche, alla presenza di Hera, di Atena e di Zeus sotto forma di arcobaleno (Affresco conservato nella Sede del Collegio degli Augustales, Parco Archeologico di Ercolano)
  • Telefo figlio di Ercole, abbandonato sul monte Partenio, viene accolto dalla ninfe di Arcadia e allattato da una cerva (Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
  • Eracle e l’Idra di Lerna, Gustave Moreau (Art Institute, Chicago)

Elenco musiche:

  • Classico Classico
  • Rondeau
  • Symphony No 94 (Second Movement)
  • Four Seasons (Autumn Third Movement)
  • Symphony No 9 (Second Movement)
  • Peer Gynt op. 23, Suite No 1 – Edvard Grieg

 

Atalanta e Ippomene, Guido Reni

[1] La struttura è in fase di elaborazione e può subire delle variazioni

Condividi