
Arcangelo Michele, Arcangelo Raffaele e Arcangelo Gabriele
performance di Tableaux Vivants sull’Iconografia degli Arcangeli nell’arte da Botticelli a Tiepolo, da Caravaggio a Bouguereau

Tobiolo e l’Angelo, Andrea Vaccaro – ph Sakia Wehler
debutto domenica 7 maggio 2023 h20:30 – replica h21.30
Festival Michael 2023 – Monte Sant’Angelo (FG)
Battistero di San Giovanni in Tuba (Tomba di Rotari)
messa in scena TEATRI 35
di Antonella Parrella, Francesco Ottavio De Santis, Gaetano Coccia
con Antonella Parrella, Silvia Del Zingaro, Ludovica Flora, Barbara Sabella, Nicola Varallo
e con la partecipazione di Sonia Totaro
in collaborazione con
Festival Michael 2023 – Comune di Monte Sant’Angelo (FG)
ARCANGELO MICHELE, ARCANGELO RAFFAELE E ARCANGELO GABRIELE
Il lavoro si sviluppa partendo dallo studio dell’iconografia di San Michele, dei tre Arcangeli e più in generale degli Angeli, presenti nella tradizione artistica occidentale.
L’ARCANGELO
La figura dell’Angelo ha solleticato l’immaginazione di artisti, scrittori, mistici in diverse epoche e cultura. Gli angeli, il cui nome deriva dal greco Angelos, “colui che annuncia, il messaggero”, sono portatori di rivelazioni, proclami, aiuto e guida soprannaturali. Si avvicinano all’uomo in sogni, visioni e stati di meditazione; si manifestano in voci o cori celesti, in forma umana o animale, di genere maschile, femminile oppure come figure androgine, sotto forma di stella, nuvola o fuoco. Le loro grandi ali sono lo strumento per accedere a conoscenze e informazioni soprannaturali, inaccessibili all’uomo se non durante questi stupefacenti incontri. Ci affascinano con la loro magnifica “corporea incorporeità” e la loro “voluttuosità soprannaturale”.
LE RAPPRESENTAZIONI ARTISTICHE DEGLI ANGELI
Le loro rappresentazioni artistiche sono ovunque: incisi in antichi muri di pietra, sulle finestre di vetro piombato delle chiese che ci rivolgono il loro sguardo sereno o combattivo, dipinti su antiche tombe o scolpiti su una lapide. Simili agli angeli sono gli Apsaras indù e buddhisti, le Dakini tibetane, i custodi alati nelle incisioni indiane, le figure Ba della mitologia egiziana. Compaiono come spiriti volanti nella grande visione di Alce Nero. Nelle illustrazioni degli alchimisti sono raffigurati degli angeli guida.
Figure alate del Sonno e della Morte scortano le anime dei pagani nell’aldilà. L’arcangelo Gabriele ordina all’analfabeta Maometto “leggi!” e così assume un ruolo fondamentale come messaggero di Allah. Nelle esperienze di quasi-morte, angelici “esseri di luce” abbracciano con fare amorevole il morente per riportarlo alla vita. L’incontro con un angelo apre le porte alla percezione del divino o è un immediato e portentoso presagio di possibilità che la coscienza non arriva a comprendere.
L’ARCANGELO CRISTIANO
L’angelo cristiano è una sintesi in forma antropomorfa degli animali sacri venerati nelle religioni orientali (l’aquila, il cigno e la fenice, simboli di purezza e spiritualità, di potenza e penetrazione intellettuale) e del Kerubim ebraico, avvolto da ali fiammeggianti di colore rosso vivo. Nell’iconografia angelica ricorrono entrambe queste caratteristiche genealogiche: il biancore e la purezza del cigno, la forza dirompente e la visione penetrante dell’aquila (o fenice solare).
L’ICONOGRAFIA DELL’ARCANGELO
Come motivo iconografico la figura dell’angelo alato fa la sua comparsa solo nel IV secolo d.C. In precedenza, era rappresentato come un efebo vestito di una semplice tunica.
Nell’arte bizantina gli angeli reggono uno stendardo, un bastone d’oro e un globo, simboli della potenza universale di Dio. Inoltre, il loro capo è generalmente circondato da un’aureola dorata o di colore azzurro. Dal XII secolo si afferma la tendenza a raffigurare gli angeli tramite la testa e le ali, per sottolinearne il carattere spirituale e incorporeo.
Questo modello iconografico avrà straordinario successo in epoca barocca e sarà all’origine dei putti alati che popolano i cieli e le nubi. Le immagini votive degli angeli custodi sono un motivo ricorrente nell’arte sacra cristiana.
I TRE ARCANGELI: MICHELE, RAFFAELE E GABRIELE
Aspetto centrale nella performance sarà la simbologia presente nella raffigurazione artistica: l’Arcangelo Michele, rappresentato alato in armatura con spada o lancia con cui sconfigge il demonio spesso dalle sembianze di un drago. A volte ha in mano una bilancia con cui pesa le anime; l’Arcangelo Gabriele, il cui aspetto rispecchia quello dell’angelo come giovane figura androgina alata, talvolta porta il diadema. Suo attributo è il giglio portato alla Vergine nell’Annunciazione, l’Arcangelo Raffaele, rappresentato come angelo con grandi ali. Si distingue da altre figure angeliche perché accompagna un ragazzo, che a volte tiene in mano un pesce. Nelle raffigurazioni medievali ha vesti di pellegrino.
LA PERFORMANCE DI TABLEAU VIVANT SUGLI ARCANGELI
La rappresentazione della performance con la tecnica dei tableaux vivants utilizzata dalla compagnia Teatri 35 ha come centro l’incontro tra l’opera d’arte (opera scultorea, dipinto o affresco) e sequenza musicale.
Nella performance l’utilizzo della musica barocca, da Pachelbel a Bach a Hayden, farà da drammaturgia su cui si adageranno i movimenti, i gesti, le azioni e i tableaux vivants della performance.
Ogni attore in scena compie azioni sonore, inserite in una partitura musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica, di un ingranaggio in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario. La dinamica della costruzione della performance trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo ad una tensione muscolare viva e pulsante.
QUADRI RAPPRESENTATI
Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio
Annunciazione di George Lawrence Bulleid
San Michele Arcangelo libera le Anime del Purgatorio di Jacopo Vignali
I Tre Arcangeli e Tobiolo di Francesco Botticini
Annunciazione di Orazio Gentileschi
San Michele Arcangelo di Luca Giordano
Pietà, di Massimo Stanzione
Tobiolo e l’Angelo di Andrea Vaccaro
I Tre Arcangeli di Marco d’Oggiono
La Vergine degli angeli di William-Adolphe Bouguereau
Polittico del Giudizio Finale (particolare) di Rogier van der Weyden
Apparizione dei tre angeli a Giacobbe di Giandomenico Tiepolo
L’Arcangelo Michele di Jaume Huguet
MUSICHE
Canon in D maggiore di Johann Pachelbel
Sinfonia dalla Cantata n.156 di Johann Sebastian Bach
Divertimento a Sei in C Majior, Hob. II:11: I Presto di Joseph Hayden
Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone
Sarabanda dalla Suite n.4 in re minore, HWV437 di Georg Friedrich Händel
Stabat Mater Dolorosa di Giovanni Battista Pergolesi
Requiem in D minor, K 626/ III. Secundia – Confutatis Maledictis di Wolfgang Amadeus Mozart
La Vergine degli Angeli, Giuseppe Verdi
Concerto Grosso in B Flat Major , Op. 6, N. 7, HWV 325: III. Largo e Piano di Georg Friedrich Händel