Teatri 35 lavora dal 2005 alla tecnica del tableau vivant, portando in scena le opere di Caravaggio e altri celebri pittori in Italia e all’estero.

Nei nostri tableaux vivants il suono muove il gesto, il gesto crea l’immagine, l’immagine incarna la musica

Teatri 35 ha sede a Napoli, ma svolge la sua attività artistica in tutta Italia.

 

Ouvrage de Lombardie. Sulle orme di Bergognone

Ouvrage de Lombardie. Sulle orme di Bergognone

Ouvrage de Lombardie

 

Sulle orme di Bergognone. Tableaux vivants sul Rinascimento Lombardo.

 

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano)
Incoronazione della Vergine alla presenza di Dio Padre e dello Spirito Santo tra Francesco Sforza e Ludovico il Moro, ca 1492 – 1494
Affresco, Certosa di Pavia, chiesa, braccio sinistro del transetto, catino absidale settentrionale

 

 

 

Debutto performance site-specific per Milano Arte Musica

13 Luglio ore 20:30

Basilica S.Maria della Passione

 

Opere da Ambrogio da Fossano ed altri grandi autori del Rinascimento Lombardo
messa in scena TEATRI 35
di Antonella Parrella, Francesco Ottavio De Santis, Gaetano Coccia
con Gaetano Coccia, , Francesco Ottavio De Santis, Silvia Del Zingaro, Martina Mirco, Nicola Varallo

 

 

Musiche sulle note rinascimentali di Frescobaldi, Monteverdi e Corradini

eseguite da

Ensemble Rinascimentale La Simonetta della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado

Soprani Chiara Rebaudo, Hyun-Ji Kim

Alti Camilla Biraga, Mitsuki Minagawa

Cornetti Jody Livo, Adriana Quappe

Arpa Margherita Burattini

Organo Jacopo Mattavelli

cornetto e direzione Pietro Modesti

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano)
Crocifissione, ca 1490
Tempera e olio su tavola; 283,5 x 164 cm, Certosa di Pavia, chiesa, quarta cappella di destra (inv. 1964, n. 745).

 

NOTE DI SALA

a cura di Teatri35

 

IL RINASCIMENTO LOMBARDO

Il Rinascimento in Lombardia e a Milano fu senza dubbio un periodo d’oro. Broccati, velluti e tessuti dorati ornavano quella che era una delle corti più sfarzose dell’Europa del tempo e per le strade non doveva essere difficile incontrare cavalieri con armature scintillanti, dame elegantemente bardate di pelliccia e cavalli dalle lucenti criniere. Infatti, in Europa l’espressione “ouvrage de Lombardie” era sinonimo di pregiata fattura, gusto cortese e raffinato.

tra i Visconti e gli Sforza

Con il passaggio di potere tra i Visconti e gli Sforza a metà del XV secolo si compì anche la transizione tra la stagione del gotico internazionale lombardo e l’apertura verso il nuovo mondo umanistico poichè ella seconda metà del XV secolo la vicenda artistica lombarda si sviluppò con influenze via via legate ai modi fiorentini, ferraresi e padovani, nonché riferimenti alla ricchissima cultura precedente. Con l’arrivo di Bramante (1479) e di Leonardo da Vinci (1482) Milano raggiunse vertici artistici assoluti nel panorama italiano ed europeo, dimostrando comunque le possibilità di coabitazione tra le avanguardie artistiche e il substrato gotico.

Ouvrage de Lombardie

Fu in questo contesto che si formarono e lavorarono artisti come Foppa, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Bernardino Butinone, Bernardo Zenale oltre che ai suddetti Bramante e Leonardo.

 

LO SPETTACOLO

La performance/spettacolo si svilupperà a partire dall’incontro tra le opere degli artisti che hanno caratterizzato il rinascimento lombardo, con particolare attenzione all’opera di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, e un’esecuzione di musica barocca. Ogni attore in scena compirà azioni sonore, inserite in una partitura musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica, di un ingranaggio in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario. La dinamica della costruzione della performance trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo ad una tensione muscolare viva e pulsante.

 

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano)
Cristo portacroce e dieci certosini, ca 1491 – 1497
Olio su tela, 166 × 118 cm, Pavia, Civici Musei del Castello (inv. n. 28).

 

OPERE RAPPRESENTATE

 

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Madonna con il Bambino, santa Caterina da Siena e un monaco certosino[1],  1488-1490. Tempera e olio su tavola, 46 x 40,5 cm Milano, Pinacoteca di Brera (Reg. cron. 1776).

Vincenzo Foppa (1430 Brescia – 1515 Brescia) – Pala della Mercanzia, fine XV secolo. Olio su tela, 238×212,5 cm, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – San Pietro, ca 1488 – 1489. Tempera su tavola, 117,8 × 45,7 cm, Collezione privata. San Paolo, ca 1488 – 1489. Tempera su tavola, 118 x 45,5 cm, Collezione privata.

Marco d’Oggiono (Oggiono, ca 1470 – Milano, ca 1524) – Pala dei tre Arcangeli, ca 1516. Olio su tavola, 255 × 190 cm, Pinacoteca di Brera, Milano

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Incoronazione della Vergine alla presenza di Dio Padre e dello Spirito Santo tra Francesco Sforza e Ludovico il Moro, ca 1492 – 1494. Affresco, Certosa di Pavia, chiesa, braccio sinistro del transetto, catino absidale settentrionale

Bartolomeo Suardi, detto Bramantino (Milano, 1465 circa – Milano, 1530) – Adorazione del Bambino, (1485 circa). Tempera su tavola, 86×85, Milano, Pinacoteca ambrosiana.

Bartolomeo Suardi, detto Bramantino (Milano, 1465 circa – Milano, 1530)
particolare da Adorazione del Bambino, (1485 circa)
Tempera su tavola, 86×85, Milano, Pinacoteca ambrosiana.

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Battesimo di Cristo, 1506. Tavola, cm 113 × 78, Chiesa di S. Giovanni Battista, Melegnano (Lombardia, Italia)[2]

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Cristo portacroce e dieci certosini[3], ca 1491 – 1497. Olio su tela, 166 × 118 cm, Pavia, Civici Musei del Castello (inv. n. 28).

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Crocifissione[4], ca 1490. Tempera e olio su tavola; 283,5 x 164 cm, Certosa di Pavia, chiesa, quarta cappella di destra (inv. 1964, n. 745).

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Compianto di Cristo con san Giovanni Battista, ca 1490. Tempera e olio su tavola, 59 × 45 cm Avignone, Musée du Petit Palais (inv. n. 9911)

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Pala di Santo Stefano o Polittico di San Bartolomeo o più esattamente Polittico della Madonna della rosa, part. Cristo di pietà con le tre Marie, 1509. Olio su tavola, 85 x 81 cm, Bergamo, Accademia Carrara

Donato Bramante (1444, Fermignano – 11 aprile 1514, Roma) – Eraclito e Democrito, ca 1490 – 1492. Applicazione su tela, 102 x 126 cm, Milano, Pinacoteca di Brera.

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Madonna con il Bambino tra i santi Rocco e Giovanni Battista, adorati da un devoto[5]. Olio su tavola, 174 x 134 cm, Milano, Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso.

Vincenzo Foppa (1430 Brescia – 1515 Brescia) – Il martirio di San Pietro[6], ca 1468. Affreschi con storie di Pietro Martire per la cappella Portinari, Milano, Sant’Eustorgio, Cappella Portinari.

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano)
Sant’Ambrogio tra i santi Satiro e Marcellina, Gervasio e Protasio , 1490 – 1492
Pala d’altare Tempera e olio su tavola; tavola: 255 x 130 cm, dipinto: 206 x 130 cm. Certosa di Pavia, chiesa, sesta cappella di sinistra (inv. 1964, n. 719)

Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Sant’Ambrogio tra i santi Satiro e Marcellina, Gervasio e Protasio[7], 1490 – 1492. Pala d’altare Tempera e olio su tavola; tavola: 255 x 130 cm, dipinto: 206 x 130 cm. Certosa di Pavia, chiesa, sesta cappella di sinistra (inv. 1964, n. 719).

Leonardo da Vinci (15 aprile 1452, Anchiano – 2 maggio 1519, Maniero di Clos-Lucé, Amboise) – Ritratto di Dama (La Belle Ferroniére), ca. 1490 – 1495. Olio su tavola di noce, 65 x 45 cm, Parigi, Musée du Louvre, Inv.778

Ambrogio da Fossano. detto il Bergognone (1453 Fossano – 1523 Milano) – Part. Cristo Reggicartiglio, San Pietro e San Giovanni, San Giacomo e San Filippo, 1510 – 1511. Affreschi, Milano, Santa Maria della Passione, sacrestia. parete settentrionale

 

 

 

MUSICHE ESEGUITE

 

Gio. B. Buonamente (1595 – 1642) – Sonata Seconda (da Varie Sonate Libro IV, Venezia 1626)

Michael Praetorius (1571 – 1621) – Ecce Maria Genuit  (da Musarum Sioniarum, Norimberga 1602)

Gregor Aichinger (1564 – 1628) – Assumpta est Maria (da Tricinia Mariana, Innsbruck 1598)

Giovanni Pierluigi da Palestrina (1527 – 1594) – Alma redemptoris Mater (da Motectorum quatuor vocibus liber secundus, Venezia 1604)

Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643) – Ricercar dopo il Credo (da Fiori Musicali op.12, Venezia 1635)

Claudio Monteverdi (1567 – 1643) – In tua patientia (da Sacrae Canticulae, Venezia 1582)

Niccolò Corradini (1585 – 1646) – Sonata “la Golferamma”

Giovanni Pierluigi da Palestrina – Ave Regina Coelorum (da Motectorum quatuor vocibus liber secundus,Venezia 1604)

Francisco Guerrero (1522 – 1599) – Gabriel Archangelus (da Sacrae Cantiones, Siviglia 1555)

Girolamo Frescobaldi (1567 – 1643) – Canzon dopo l’epistola (da Fiori Musicali op.12, Venezia 1635)

Giovanni Pierluigi da Palestrina – Gaude, Gaude Gloriosa (da Motectorum quatuor vocibus liber secundus, Venezia 1604)

Pietro Pace (1562 – 1622) – Qualis Est (da Il Quinto Libro De Motetti, Venezia 1615)

Giovanni Pierluigi da Palestrina – Salve Regina (da Motectorum quatuor vocibus liber secundus, Venezia 1604)

Arcangelo Crotti (1550 – 1606) – Sancta Maria (da Concerti Ecclesiastici, Libro Primo, Venezia 1608)

 

 

Note

 

[1]Il Bergognone ha operato, dal 1488 al 1494, nella Certosa di Pavia, dove, fra l’altro, dipinse vari quadretti per le celle dei monaci, come questo in cui figura il certosino committente. In essi la luce ha tonalità argentine.

[2] Ultima rilevazione. Attualmente scomparso.

[3] Iscrizione sul cartiglio avvolto alla croce: “QUI VULT VENIRE/POST ME ABNEGET SEMET IP(SU)M ET TOLLAT + (CRUCEM) SUAM ET SEQUATUR/ME”

[4]Firmata e datata sul legno della croce, in basso: AMBROSIUS/FOSANUS/PINXIT/1490 MAIJ. 14

[5] In basso a destra: si legge la scritta, molto probabilmente non originale, ma antica: “Opa de Ambrosio de Fossano dicto Bergognone”. Sul filaterio degli angeli in alto si legge: “gloria inexcelsis deo et in tera pax”; sul filaterio del bastone del Battista si legge: “ecce agnus dei”. Sul retro è scritto: “1788 7 junij Ex Dono Exmi D. Comitis Ioannis Gilberti Borromei Aresii Prioris casu supressionis huius Reg. Duc. Capituli sibi, vel suis restituendum, et non aliter etc.” Restauro di P. Zanolini

[6]Gli affreschi che rivestono la cappella (costruita da Michelozzo su commissione di Pigello Portinari, rappresentante dei Medici a Milano), narrano storie del santo domenicano Pietro, nato a Verona agli inizi del XIII secolo e ucciso il 6 aprile 1252 nella foresta di Farga, mentre, insieme al compagno fra’ Domenico, tornava da Como a Milano.

[7] Nel bordo del primo gradino del trono, al centro, è leggibile la scritta, in caratteri corsivi, “Ambrosius … pinxit 1490”

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