Labirinto
La performance Labirinto è incentrata sul tema del cammino che conduce lo spettatore in un viaggio introspettivo. Grazie alla realizzazione dal vivo delle opere di pittori celebri raffiguranti icone sacre, lo spettatore non solo vede prendere forma davanti a sé le immagini, ma ne diventa in qualche modo parte in prima persona.
Il corpo come strumento di lavoro
Seguendo l’idea artistica che la compagnia teatrale ha posto al centro del suo studio sull’arte, cioè che il corpo degli attori è solo uno strumento al pari degli oggetti in scena, le tele tridimensionali di questa performance si costruiscono sotto gli occhi dello spettatore, si immobilizzano completamente a restituire l’emozione del dipinto per poi smontarsi e comporsi nel quadro successivo.
La sincronia di tutti gli elementi
I corpi che costruiscono il tableau vivant si sincronizzano al suono della traccia musicale e questa fusione degli elementi segue una metodologia rigorosa di montaggio delle tele sulla musica. Una sincronia tra gesti e musica che cresce man mano che il tableau si realizza nel pieno rispetto dell’iconografia. Il gesto e la parola prendono corpo all’interno di un tessuto musicale che accompagna l’intero spettacolo.
Il labirinto: viaggio alla scoperta della verità e del divino
L’iconografia per il credo cristiano non è solo arte rappresentativa, ma un viaggio che il camminante si trova ad affrontare, un’esperienza mistica in una dimensione difficile e faticosa, ma con un percorso definito e un centro a cui tendere. Il cammino nel labirinto è un viaggio dall’interno verso l’esterno per cercare di comprendere ciò che ci circonda partendo dal sé.
Il suo percorso, segnato da errori e dubbi, porta a ricercare e conquistare quel centro che ognuno di noi, nel suo profondo, sa che esiste e che nelle spire del labirinto sembra a volte essere dinanzi alla risoluzione della verità, ma che poi scompare improvvisamente dietro un’altra piega.
Il labirinto rappresenta la fortezza della virtù in fuga dal vizio: le sue spirali rappresentano la via che simbolicamente porta dal regno visibile dell’umano alla dimensione invisibile del divino. È il cerchio e la linea, il semplice e il complesso, è la storia e il transitorio.
Trovandosi al suo interno tutto appare confuso e limitato, ma guardato dall’alto ogni cosa si rischiara e prevale l’ordine e l’armonia. Al suo centro conduce la croce, simbolo della morte e della resurrezione di Cristo, luogo in cui avviene lo scontro tra le due nature dell’uomo, quella divina e quella bestiale.
L’elemento femminile, la Purissima, in un continuo tessere e filare, è la guida che unisce con il filo della purezza questo e l’altro mondo e tutti gli esseri viventi: così come fu con il filo donato da Arianna a Teseo che, dopo aver ucciso il Minotauro, riuscì a trovare la strada per tornare indietro. È la Purissima, la madre di tutte le madri, che sceglie le anime da salvare.
Video del debutto a Lucca
Opere rappresentate
- Compianto sul Cristo Morto (part.) – Olio su tela, Andrea Vaccaro, Napoli (Italia), Museo Diocesano
- Gesù nell’Orto 1730 – Olio su tela 76 cm x 95 cm, Sebastiano Ricci, Vienna (Austria), Kunsthistorisches Museum
- Cattura di Cristo (Bacio di Giuda) 1602 – Olio su tela 133,5 cm x 169,5 cm, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Odessa (Ucraina), Museo di Arte Occidentale e Orientale
- Negazione di Pietro 1610 – Olio su tela 94 cm x 1125,5 cm, Michelangelo Merisi da Caravaggio, New York (USA), Metropolitan Museum of Art
- Cristo alla Colonna 1625 ca – Olio su tela 183 cm x 129 cm, Battistello Caracciolo, Napoli (Italia), Museo di Capodimonte
- Incoronazione di Spine 1603 – Olio su tela 127 cm x 165 cm, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Vienna (Austria), Kunsthistorisches Museum
- Crocifissione 1426 – Tavola 83 cm x 63 cm, Masaccio, Napoli (Italia), Museo di Capodimonte
- Compianto sul Cristo Morto – Olio su tela, Andrea Vaccaro, Napoli (Italia), Museo Diocesano
- Resurrezione 1450/1463 – Affresco 225 cm x 200 cm, Piero della Francesca, San Sepolcro (Italia), Museo Civico
- Cristo al Limbo 1516 – Olio su tela 226 cm x 114 cm, Sebastiano del Piombo, Madrid (Spagna), Museo del Prado
- Noli me Tangere 1835 – Olio su Tela, Alexander Ivanov, San Pietroburgo (Russia), Russian Museum
- Cena di Emmaus 1601-1602 (particolare) – Olio su tela, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Londra (Regno Unito), National Gallery
- Cena di Emmaus 1606 (particolare) Olio su tela, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Pinacoteca di Brera, Milano
- Incredulità di San Tommaso 1600/1601 – Olio su tela 107 cm x 146 cm, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Potsdam (Germania), Bildergalerie
- Morte della Vergine 1614 – Olio su tela, Alessandro Tiarini
- Madonna dei Pellegrini 1604-1606 – Olio su tela 260 cm x 150 cm, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Roma (Italia), Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio
Musiche
- Claudio Monteverdi, Oh Teseo! – Lamento di Arianna
- Reinhold GliËre, Harp Concerto, Op. 74 (2-3)
- Francesco Durante, Lamentationes Jeremiae Prophetae – Mov. 7
- Giuseppe Verdi, Attila, Preludio
- Jhoann Sebastian Bach, St. Matthew Passion BWV 244 (Julia Hamari – Erbarme Dich, Mein Gott)
- Antonio Vivaldi, La Stravaganza, Concerto In E Minor, Opus 4 No. 2 RV 279: Allegro Stravagante
- Antonio Vivaldi, La Stravaganza, Concerto In E Minor, Opus 4 No. 2 RV 279: Largo
- Antonio Vivaldi, La Stravaganza, Concerto In E Minor, Opus 4 No. 2 RV 279: Allegro
- Antonio Vivaldi, La Stravaganza, Concerto In B Flat, Opus 4 No. 1 rv 383a: Largo e Cantabile
- Shigeru Umebayashi, In The Mood For Love, Movie Soundtrack – Yumeji’s Theme
- Manlio Sgalambro, Franco Battiato, Invito al Viaggio – Fleurs
Crediti
LABIRINTO
messa in scena di tableaux vivants
a cura di Teatri 35
attori, attrezzisti e costumisti della scena Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella
disegno luci Davide Scognamiglio
Spettacolo vincitore de Teatri del Sacro 2013
Debutto 10 giugno 2013, Chiesa di San Giovanni Battista, Lucca
Rassegna stampa